José Manuel Prellezo, membro ISS-ACSSA, (1932-2023)

Questa mattina è venuto a mancare don José Manuel Prellezo, docente emerito dell’Università Pontificia Salesiana, Direttore emerito dell’Istituto Storico Salesiano,...

II encuentro de Memoria Histórica de la Inspectoría San Pedro Claver de Bogotá, Colombia

Durante los días 17 y 18 de noviembre de 2022 se realizó el II encuentro de Memoria Histórica de la...

Eliane Anschau Petri: Don Ferdinando Maccono. Biografo ufficiale e Vice postulatore della causa di canonizzazione di Madre Mazzarello

La ricerca fa emergere una figura eccezionale non solo per quanto ha fatto, ma soprattutto per la sua tempra umana...

Formação para Cronistas: fundamentos e práticas para registrar, preservar e acessar a história salesiana de forma qualificada. ACSSA BRASIL – 1° de setembro a 31 de outubro

  Considerações Gerais A formação não se restringe a uma orientação, a uma cartilha sobre como fazer uma Crônica. Sua...

Encuentro Virtual de Memoria Histórica Salesiana

https://www.youtube.com/watch?v=7EWIfjeQo9k https://www.youtube.com/watch?v=C4IMPvP1uUI&t=557s  

Convegno internazionale di studio su don Alberto Maria De Agostini: Università Pontificia Salesiana, 25-27 aprile 2022

      L’evento è trasmesso online sul canale youtube al seguente indirizzo: https://www.youtube.com/results?search_query=universit%C3%A0+salesiana Programma https://iss-acssa.org/?p=3072&preview=true Alberto M. De Agostini, Don Bosco geografo,...

< >

Categoria: ISS

José Manuel Prellezo, membro ISS-ACSSA, (1932-2023)

Questa mattina è venuto a mancare don José Manuel Prellezo, docente emerito dell’Università Pontificia Salesiana, Direttore emerito dell’Istituto Storico Salesiano, membro ACSSA.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Presentazione volume: Theological Formation of Salesians in India with Special Reference to Kristu Jyoti College Bangalore (1967-1976)

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

[Top]

Presentazione volume: Theological Formation of Salesians in India with Special Reference to Kristu Jyoti College Bangalore (1967-1976)

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail
[Top]

Presentazione volume: Don Alberto Maria De Agostini. L’ultimo esploratore della “Fine del mondo”

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail
[Top]

Don Alberto Maria de Agostini. L’ultimo esploratore della “Fine del mondo” (1883-1960) a cura di Francesco Motto


 width=

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

[Top]

Thomas Anchukandam: Theological Formation of Salesians in India with Special Reference to Kristu Jyoti College Bangalore (1967-1976)


 width=

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

[Top]

Don Alberto Maria De Agostini all’Università di Padova, Don Bosco nei festival culturali italiani

Alla figura e all’opera di don Alberto Maria De Agostini, salesiano, grande missionario-esploratore della Patagonia meridionale e della Terra del Fuoco, è stata dedicata un’intera sezione della due giorni di studio del Consorzio Universitario Italia per l’Argentina (CUIA) tenutasi il 17-18 novembre 2022 nel nuovissimo auditorium dell’Università di Padova ed inserita fra gli eventi celebrativi degli 800 anni di fondazione dello stesso ateneo patavino.

Hanno preso la parola la professoressa Maria Gabriella Dionisi, dell’Università della Tuscia di Viterbo, e don Francesco Motto, SDB, dell’Istituto Storico Salesiano. Nell’occasione è stato pure proiettato il film originale di don De Agostini “Terre Magellaniche” (1933) ed è stata esposta nuovamente al pubblico la mostra su don De Agostini, inaugurata il 25 aprile scorso presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma nell’ambito del convegno internazionale di studio: Immagini di un mondo scomparso. Don Alberto Maria De Agostini (1883-1960) l’uomo, la natura, l’arte, la scienza”.

Lungo l’anno 2022, grazie al volume di Nicola Bottiglieri, “Magellano e Don Bosco intorno al mondo. La Memoria dei luoghi” (Torino, LDC 2019) le figure di Don Bosco e di don De Agostini sono state ricordata ed apprezzate in varie sedi civili: a Torino, in maggio al Salone Internazionale del Libro; a Roma, in giugno, presso l’Istituto Italo-Latinoamericano; a Salerno lo stesso mese nel corso del Festival della letteratura; ancora a Roma in settembre, all’interno del Festival della letteratura di viaggio; e a Vicenza in ottobre, in occasione delle celebrazioni dei 500 anni del viaggio di Magellano raccontato dal vicentino Antonio Pigafetta. In tale circostanza è stato apprezzatissimo il succitato film “Terre magellaniche” di don De Agostini, presentato pure sulle pagine de L’Osservatore Romano.

Insomma, un Don Bosco e un don De Agostini tuttora “presenti e significativi” in ambienti culturali laici di tutta Italia e anche oltre, a distanza rispettivamente di 134 e di 62 anni dalla loro scomparsa.

https://www.infoans.org/sezioni/notizie/item/16702-italia-don-alberto-maria-de-agostini-all-universita-di-padova-don-bosco-nei-festival-culturali-italianiFacebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

[Top]

Presentazione del volume: Gli anni d’oro di Valdocco nella “Cronichetta” di Giulio Barberis

cronachetta6

 

SONY DSC

SONY DSC

SONY DSC

SONY DSC

SONY DSC

 Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

[Top]

Don Paolo Albera. Gli anni del rettorato (1910-1921)

 


 width=

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

[Top]

Nomina di recensore del prof. Paolo Pieraccini

 alt=

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

[Top]

Volti di uno stesso carisma: Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice nel XX secolo. Presentazione presso Roma-UPS il 26 gennaio 2022

 0001

(ANS – Roma) – In preparazione alla festa di Don Bosco, mercoledì prossimo, 26 gennaio 2022, avrà luogo presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma la presentazione del voluminoso testo “Volti di uno stesso carisma. Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice”, curato da don Francesco Motto, SDB, e suor Grazia Loparco, FMA: volume 10 della collana “Studi” dell’Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA) edito dall’editrice LAS (Roma 2021).

Il volume, frutto di cinque seminari continentali metodologici (2018-2019) – con la presenza complessiva di oltre 150 SDB-FMA, membri della Famiglia Salesiana e studiosi laici – volge la sua attenzione su 48 figure di SDB e FMA, per lo più ignote alla storia salesiana, che si sono distinte per aver interpretato in modo significativo, innovativo e talora pionieristico alcuni tratti del carisma salesiano nei diversi ruoli da loro giocati, nelle differenti aree geografiche in cui hanno operato.

“Siamo di fronte ad un panorama impressionante di come un’esperienza educativo-spirituale di un passato – quello ottocentesco di Don Bosco – si sia affermata rapidamente ed abbia potuto declinarsi nel secolo successivo in svariate forme senza perdere la freschezza originaria del carisma. Le generazioni di SDB e FMA del novecento l’hanno ricevuta in dono, l’hanno fatta propria, l’hanno arricchita con il proprio patrimonio culturale e spirituale e l’hanno esportata oltre i propri confini geografici dove ha attecchito e si è sviluppata armoniosamente in tanti Paesi” affermano i curatori.

Le loro vite rappresentano una fonte di ispirazione per tutti i membri della Famiglia Salesiana, particolarmente ora, nella difficile congiuntura storica attuale, laddove molti sono pervasi da sintomi di sofferenza per la sensazione di non essere all’altezza della situazione. Ogni personaggio qui presentato nella sua originalità e unicità è un esempio virtuoso che induce a riflettere, una pillola di speranza. Da loro, dunque, e dalle loro storie di audacia apostolica e vitalità salesiana, è possibile prendere lezioni di vita per fare altrettanto, con fedeltà creativa e originale come quella che essi ebbero.

“Conoscere il meglio del proprio passato è condizione ineludibile per ricreare un futuro nuovo” soggiungono i due curatori del testo.

Il programma dell’appuntamento prevede, innanzitutto, il saluto del Decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione, prof. don Antonio Dellagiulia, e una presentazione illustrativa da parte del Presidente dell’ACSSA, prof. don Motto. Successivamente, a prendere la parola saranno i proff. Giorgio Rossi dell’Università di Roma Tre, P. Giuseppe Crea, CMMJ, dell’UPS, e la dott.ssa Rita Pinci, giornalista direttrice di Donne Chiesa Mondo, il mensile femminile dell’Osservatore Romano.

L’evento, moderato dal prof. Francesco Casella, si terrà presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’UPS e sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube della stessa Università https://www.youtube.com/c/UniversitàPontificiaSalesiana  e sulla pagina Facebook di ANS.

 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

[Top]

Anno 2021 dedicato a: Don Paolo Albera (1845-1921) secondo successore di don Giovanni Bosco. Cenno biografico

Paolo Albera, nato il 6 giugno 1845 a None (Italia) in una famiglia contadina, ultimo di sette figli, di cui quattro avrebbero poi scelto la vita religiosa, morì il 29 ottobre 1921 a Torino.

Tramite il suo parroco don Matteo Abrate conobbe don Bosco, Fondatore della Congregazione Salesiana, che il 18 ottobre 1858 lo accolse nella casa di san Francesco di Sales, detta “Oratorio”, a Valdocco (all’epoca un modesto quartiere operaio di Torino).  Entrò nella Congregazione Salesiana il 1° maggio 1860; ricevette la veste religiosa il 27 ottobre 1861. Emise i primi voti il 14 maggio 1862 e fu uno dei 22 primi salesiani. Il 20 ottobre 1863 fu mandato come insegnante nel nuovo Collegio salesiano a Mirabello Monferrato. In quel periodo, studiando da esterno anche teologia, il 10 ottobre 1864 ad Alessandria superò l’esame di maturità magistrale. Il 10 dicembre 1865 presso l’Università di Torino, conseguì il diploma d’insegnante con licenza d’insegnamento per il ginnasio inferiore. Fu ordinato sacerdote dal vescovo Pietro Ferrè il 2 agosto 1868 a Casale Monferrato. Emise la professione perpetua il 19 settembre a Trofarello dinanzi a don Bosco in persona. Negli anni 1869-1871 ricoprì l’incarico di prefetto dell’oratorio (Torino-Valdocco); fu anche assistente e cappellano nell’oratorio gestito da Marie-Louis Clarac nel quartiere di Porta Nuova di Torino. Il 1° settembre 1871 fu nominato direttore dell’ospizio a Genova-Marassi, che nel 1872 fu trasferito a San Pier d’Arena (oggi: Genova Sampierdarena), dove continuò come direttore fino al 1° settembre 1881. Seppe far mettere in pratica il sistema preventivo di don Bosco nella vita scolastica quotidiana di quell’istituto in forma così efficace, che l’opera si guadagnò il nome di “seconda Valdocco”. Nel 1875 aprì una sezione dedicata ai candidati tardivi al sacerdozio e alla vita religiosa, detti “Figli di Maria”. Per la preparazione di nuovi allievi nella giovane Congregazione Salesiana, ma soprattutto per fare in modo che questa potesse stampare liberamente e diffondere buoni libri, conformemente alla sua specifica missione, nel 1876 aprì la prima tipografia salesiana. Dal 1878 vi si poté stampare una rivista molto importante per la Congregazione: il “Bollettino Salesiano”, periodico mensile fondato nel 1877. Inoltre don Albera restaurò anche la storica chiesa locale e ingrandì l’istituto educativo del luogo.

Il 27 novembre 1873, in riconoscimento delle sue capacità, fu nominato membro della prestigiosa accademia italiana “Arcadia”.

Nel 1881 don Bosco gli affidò l’ufficio di ispettore della neonata Ispettoria Francese e di direttore (1881-1891) e rettore dell’opera salesiana di Marsiglia-S. Leone, nonché di direttore dell’oratorio (1884-1891) di Marsiglia-Provvidenza e di rettore a St.-Pierre-de-Canon (1892). Sotto il suo governo fu inaugurata la prima opera salesiana in Africa, a Oran in Algeria, all’epoca colonia francese (1891), e a Liegi in Belgio (1891). Sotto la sua gestione il numero dei salesiani aumentò da 40 a 122, i novizi aumentarono da 16 a 44, e le case da 3 a 11.

Durante il VI Capitolo generale (29 agosto – 7 settembre 1892, Torino-Valsalice) don Albera fu eletto Catechista generale della Congregazione Salesiana, entrando così a far parte del governo centrale. Fu responsabile della formazione spirituale e dell’animazione dei salesiani. A tale fine visitava le Ispettorie salesiane e teneva gli esercizi spirituali in varie parti del mondo. Così, negli anni 1894-1895 compì le visite canoniche in vari Paesi con presenze salesiane: Francia, Algeria, Terra Santa. Nel 1898 ispezionò le opere salesiane di Francia, Spagna e Belgio; negli anni 1900-1903, per ordine del Rettor Maggiore della Congregazione don Michele Rua, eseguì controlli nelle case dell’America Latina e dell’America del Nord. Presiedette allora il II Congresso dei Cooperatori Salesiani dell’America del Sud (Buenos Aires, 19-21 novembre 1900) e, successivamente, il primo Capitolo ispettoriale di quel continente (Buenos Aires, 26-29 gennaio 1901). L’obiettivo del Capitolo fu l’implementazione nelle case salesiane sudamericane, secondo le decisioni dei Capitoli generali precedenti. Durante il viaggio di ritorno in patria visitò i centri salesiani in Messico, Stati Uniti e Gran Bretagna. Nel 1904 visitò le case in Sicilia, Francia e nell’Impero Austro-Ungarico (Slovenia, Austria e Polonia). Fece altre visite canoniche nel 1907, recandosi in Francia e Spagna. Nel 1908 andò in Sicilia, colpita da un terremoto particolarmente grave nella città di Messina. Da lì passò in Tunisia.

Il 17 maggio 1903 prese parte alla solenne incoronazione dell’immagine di Maria Ausiliatrice dei fedeli cristiani a Torino-Valdocco, venerata nella chiesa a lei dedicata, costruita da don Bosco. Nel 1907 fu testimone della proclamazione del decreto pontificio che dichiarava “Venerabile” il Fondatore dei Salesiani.

Durante l’XI Capitolo generale (15-31 agosto 1910), che ebbe luogo dopo la morte di don Michele Rua, primo successore di don Bosco, don Albera il 16 agosto fu eletto Rettore Maggiore della Congregazione salesiana. Al momento del suo insediamento la Congregazione contava 4001 membri, 371 novizi e 387 case, attive ormai in tutti i continenti. In conformità con lo spirito del Fondatore, al fine di coltivare il legame con la Santa Sede, subito dopo la sua elezione don Albera si recò a Roma, dove il 3 settembre 1910 fu ammesso all’udienza privata da Pio X. Per ben tre volte incontrò il Papa Benedetto XV in udienza privata: la prima volta il 14 ottobre 1915, la seconda nell’aprile 1917 e la terza e ultima il 18 dicembre 1920.

Nel 1911 presiedette a Torino il primo Congresso Internazionale degli Ex-allievi Salesiani.   Secondo la prassi seguita dai suoi predecessori, s’impegnò nelle visite canoniche delle case salesiane. Ispezionò una ventina di case in Italia e nell’Impero Austro-Ungarico (Slovenia, Austria, Polonia) e, successivamente, nel 1912, quelle del Belgio e dell’Inghilterra, e poi ancora quelle italiane. Nel 1913 dedicò cinque mesi alle visite canoniche in Spagna.  Nel 1914 continuò a visitare le case della penisola italiana; si recò anche a Malta, a visitare la prima casa salesiana sorta sull’isola. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale gli impedì di continuare questa importante pratica dei Rettori Maggiori della Congregazione, vista come un servizio per l’unità e il rafforzamento del legame tra il governo centrale e le singole case, al fine di garantire l’identità carismatica e dare slancio all’ulteriore sviluppo dell’opera di don Bosco, “Padre, maestro e amico” della gioventù. Riprese la pratica delle visite canoniche alla fine della guerra: l’ultima fu quella di Marsiglia nel 1921.

Gli anni del governo di don Albera furono dolorosamente segnati dalla Prima Guerra Mondiale, quando molti salesiani furono chiamati sotto le armi. Molti caddero sui vari fronti di guerra. Alcune case salesiane furono trasformate in lazzaretti o caserme militari. Negli anni 1916-1918 il Rettor Maggiore redigeva tutti i mesi una “Lettera circolare” destinata ai salesiani chiamati al servizio militare. Approntò per loro anche un manuale intitolato Il Salesiano sotto le armi. Il conflitto bellico mondiale non permise a don Albera di realizzare le celebrazioni programmate per il Centesimo anniversario della nascita del Fondatore. E non gli fu possibile convocare il Capitolo Generale previsto dai regolamenti della Congregazione per l’anno 1916.

Fedele allo spirito del Fondatore, don Albera dedicò molta attenzione alla “Pia Unione dei Cooperatori Salesiani” (tipo dei terziari), fondata da don Bosco nel 1876. L’Unione svolgeva un ruolo strategico importantissimo nella propagazione del messaggio salesiano e dei suoi compiti nei diversi ambienti ecclesiastici e laici. Ai suoi membri era rivolto l’organo di stampa ufficiale della Congregazione, il “Bollettino Salesiano. Su questo “Periodico della Pia Unione dei Cooperatori Salesiani di D. Bosco”, all’inizio di ogni anno don Albera pubblicava una lettera a loro indirizzata, con la relazione sulla situazione, lo sviluppo e i progetti della Congregazione, in cui i Cooperatori avevano una parte significativa, offrendo alla loro realizzazione un sostegno materiale, morale e spirituale molto concreto.

Nel 1913 don Albera presiedette il VII Capitolo generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (salesiane) fondato nel 1872 da don Bosco. Nel 1906, per decisione della Santa Sede, le salesiane furono sottratte alla giurisdizione dei Rettori Maggiori mantenendo tuttavia il riferimento al comune Fondatore. La decisione fu confermata dal decreto della Santa Sede del 19 giugno 1917, che comportò la nomina di don Albera a Delegato Apostolico per l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Le “Lettere circolari” di don Albera furono uno strumento importante per la formazione e l’animazione dei membri della Congregazione. Ne scrisse quarantatré: la prima in gennaio 1911, l’ultima in settembre 1921. Un altro strumento di peso fu la “Strenna”: una lettera programmatica pubblicata all’inizio di ogni anno di calendario, in cui il Rettor Maggiore indicava le linee d’azione definite per l’anno che cominciava. Nel 1915 pubblicò il Manuale del Direttore, frutto delle sue riflessioni ed esperienze, e anche delle decisioni dei Capitoli Generali risalenti ai tempi del Fondatore. Il manuale fu l’espressione del suo desiderio di tramandare la visione del ruolo carismatico e dei compiti di un direttore (superiore) di una casa salesiana, che permettesse ai salesiani di mantenersi creativamente fedeli alla loro missione tra i giovani, così come fu definita nei vari scritti dallo stesso Fondatore, ma che con i tempi che mutavano necessitava di aggiornamenti. Per don Bosco, il direttore di una casa salesiana era una figura chiave che garantiva il successo di un’educazione dei giovani autenticamente cristiana, preparandoli ad assumersi la responsabilità della vita sociale. Il Fondatore sottolineava il carattere paterno di questa figura nella sua dimensione spirituale, sia nei confronti dei salesiani stessi, sia dei loro allievi. Questa paternità doveva garantire una traduzione dinamica e concreta del sistema preventivo nella quotidianità educativa e didattica. Nel 1916, grazie agli sforzi di don Albera fu pubblicato un libro di preghiere intitolato Pratiche di pietà in uso nelle case salesiane. L’iniziativa fu dettata dalla sua convinzione della insostituibile importanza della preghiera, in particolare per la Congregazione Salesiana che correva il rischio di farsi travolgere dall’aspetto attivo del suo lavoro apostolico e educativo. Per rafforzare il legame tra il Centro della Congregazione e le case disseminate in più parti del mondo don Albera cominciò a pubblicare (24 maggio 1920) regolarmente il bimestrale Atti del Capitolo Superiore della Pia Società Salesiana.

Nel 1920 don Albera celebrò l’inaugurazione del monumento a Don Bosco, eretto davanti alla Basilica di Maria Ausiliatrice dei Fedeli a Torino. Per l’occasione convocò un Congresso dei Cooperatori Salesiani e degli Ex-allievi ed Ex-allieve dei Salesiani e delle Salesiane. Durante le celebrazioni fu solennemente insignito del cavalierato dell’Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro.

Don Paolo Albera fa parte del primissimo gruppo dei salesiani – testimoni che parteciparono attivamente sin dall’inizio ai più importanti eventi carismatici e costitutivi della Congregazione, quali sono i capitoli generali. Partecipò ai seguenti: il I Capitolo generale 5 – 5 ott. 1877 (Lanzo – Torinese), come direttore della casa di San Pier D’Arena; il II Capitolo generale 3-15 sett. 1880 (Lanzo – Torinese), come direttore della casa di San Pier D’Arena; il III Capitolo generale 1-7 sett. 1883 (Torino – Valsalice), come Ispettore dell’Ispettoria Francese; il IV Capitolo generale 1-7 sett. 1886 (Torino – Valsalice), come Ispettore dell’Ispettoria Francese; il V Capitolo generale 2-7 sett. 1889 (Torino – Valsalice), come Ispettore dell’Ispettoria Francese; il VI Capitolo generale 29 ago.-7 sett. 1892 (Torino – Valsalice), come neoeletto Catechista generale; il VII Capitolo generale 4-7 sett. 1895 (Torino – Valsalice), come Catechista generale; l’VIII Capitolo generale 29 ago.-3 sett. 1898 (Torino – Valsalice), come Catechista generale; non partecipò al IX Capitolo generale 1-5 sett. 1901 (Torino – Valsalice), perché in quel periodo stava visitando le case salesiane in Sudamerica; il X Capitolo generale 23 ago.-13 sett. 1904 (Torino – Valsalice), come Catechista generale; l’XI Capitolo generale 15-31 ago. 1910 (Torino – Valsalice) ormai come neoeletto Generale della Congregazione Salesiana. Tale fatto qualifica don Albera quale testimone attendibilissimo dell’attività non solo del Fondatore, ma anche dei suoi successori e dei loro collaboratori più stretti, che decidevano sia sulla tramandata identità della Congregazione, sia sulla necessità degli aggiornamenti del suo carisma, per rispondere alle nuove sfide della società in continua evoluzione.

Durante il suo rettorato, don Albera, accettò, rispondendo alle richieste della Santa Sede, cinque nuovi territori di missione: Congo Belga (Katanga – Africa Centrale) nel 1911, Rio Negro (Brasile) nel 1914, Chiu Chow (Cina) nel 1917, Gran Chaco (Paraguay) nel 1920 e Assam (India) nel 1921. In Europa eresse le prime case in Ungheria, Germania e Irlanda, e nell’America Centrale in Honduras, Nicaragua, El Salvador e Cuba.

Inoltre organizzò nove spedizioni missionarie ad gentes: nell’ottobre 1910, nell’ottobre 1911, nell’ottobre 1912, nell’ottobre 1913, nel luglio 1918, nell’agosto 1919, nel marzo 1920, nel marzo 1921 e nell’autunno 1921. Furono inviati 501 salesiani nei Paesi fuori Europa.

Portò avanti cinque cause di beatificazione e canonizzazione – di cui due già avviate dal suo predecessore don Rua – : del Venerabile don Giovanni Bosco, di Domenico Savio, di don Andrea Beltrami, di don August Czartoryski e di don Michele Rua.

Alla morte di don Rua la Congregazione ebbe: 1 arcivescovo, 2 vescovi, 1 prefetto apostolico, invece alla morte di don Albera contò: 1 cardinale, 2 arcivescovi, 10 vescovi, 2 prefetti apostolici.

Nell’anno della sua morte la Congregazione Salesiana contava 5075 membri, quindi malgrado la Grande Guerra si registrò un aumento di 703 soci rispetto a quello raggiunto alla morte del suo predecessore (4372). I novizi erano 437: un aumento di 66 rispetto a quello registrato alla morte di don Rua (371). Nelle varie parti del mondo furono erette 103 nuove case e il numero complessivo salì a 448.

Con una lettera circolare del 21 settembre 1921 convocò il XII Capitolo generale che avrebbe dovuto riunirsi il 16 agosto 1922.

 

albera 2

Letteratura scelta:

Alcuni scritti di don P. Albera:

Gli oratori festivi e le scuole di religione. Eco del V Congresso tenutosi in Torino il 17-18 maggio 1911. Relazione, proposte e studi compilati d’ordine del presidente del V Congresso delle Opere omonime, il reverendissimo D. Paolo Albera, Rettor Maggiore della Pia Società Salesiana del Ven. D. Bosco, S.A.I.D.-Buona Stampa, Torino 1911; Paolo Albera, Manuale del Direttore. S. Benigno Canavese, Scuola tipografica salesiana 1915; Id. (a cura di) Pratiche di pietà in uso nelle case salesiane. [Torino, 1916]; Lettere circolari di D. Paolo Albera ai Salesiani. Torino, Società Editrice Internazionale 1922; Id., Lettere circolari di Don Paolo Albera ai Salesiani. Torino, Direzione Generale Opere Don Bosco 1965.

Fonti

Archivio Salesiano Centrale (ASC) – Roma: B0250210; B0250102; B 0250222; B0250109; B0330109; B0330103.

Biografie, studi:

Domenico Garneri, Don Paolo Albera, secondo successore di D. Bosco. Memorie biografiche. Torino, SEI 1939; Eugenio Ceria, Annali della Società Salesiana. T. IV. Il rettorato di Don Paolo Albera (1910-1921). Torino, SEI 1951; Jules M. Beslay, Le Père Paul Albera, Second Successeur de Saint Jean Bosco. Esquisse Biographique. Editions des Orphelins, Apprentis Auteuil 1956; Angelo Franco, A Lamp Resplendent. Life of Paul Albera. Salesiana Publisher, Paterson 1958; Eugenio Valentini, Albera sac. Paolo. 2° successore di don Bosco, in Eugenio Valentini – Amedeo Rodinó (redazione), Dizionario biografico dei Salesiani. Torino, Ufficio Stampa Salesiano 1969, pp. 12-13; Guido Favini, Don Paolo Albera «le petit D. Bosco». Secondo successore di S. Giovanni Bosco. Primo visitatore delle Missioni Salesiane in America nella vita e nella storia della Società Salesiana. Torino, SEI 1975; Arthur Lenti, Contributo alla lettura e alla valorizzazione delle fonti archivistiche. Il viaggio di don Paolo Albera in Sicilia, Malta e Calabria nel 1914, in RSS 2 (1983) 123-144; Joseph Boenzi, Paolo Albera’s Teaching on the Salesian Spirit as he voiced it in His Spiritual Conferences: Essential Themes as Developed in Significant Retreat Instructions Prepared and Preached between 1893 and 1910, Parte I. Dissertation. Tesi di dottorato. Università Pontificia Salesiana, Rome 1996 (dattiloscritto); Francis Desramaut, Paolo Albera, premier provincial de France (1881-1892), in “Cahiers salésiens” 36 (mai 1996); Michael Mendl, Salesian Beginnings in New York. The extraordinary visitation of Father Paolo Albera in march 1903, in RSS 30 (1997) 57-114; Bogdan Kolar, Pavel Albera. Verhovni predstojnik, in In memoriam II . Nekrolog salezijancev neslovenske narodnosti, ki so delovali na Slovenskem. Llubljana, Salve 1997, pp. 11-15; Giulio Barberis, Lettere a don Paolo Albera e a don Calogero Gusmano durante la loro visita alle case d’America (1900-1903). Introduzione, testo critico e note a cura di Brenno Casali. (= ISS – Fonti, Serie seconda, 8). Roma, LAS 1998; Antonio Da Silva Ferreira, Brasile – 1901: La visita di don Paolo Albera. Lettere di don Paolo Albera a don Michele Rua, in RSS 33 (1998) 335-372; Fernando Peraza, La Congregación salesiana a principios del siglo XX. Temas emergentes en la corrispondencia de p. Giulio Barberis con el p. Paolo Álbera visitador extraordinario para América, in RSS 35 (1999) 385-404; Paolo Albera – Calogero Gusmano, Lettere  a don Giulio Barberis durante la loro visita alle case d’America (1900-1903). Introduzione, testo critico e note a cura di Brenno Casali. (= ISS – Fonti, Serie seconda, 9). Roma, LAS 2000; Morand Wirth, Da Don Bosco ai nostri giorni. Tra storia e nuove sfide (1815-2000). ( = Studi di Spiritualità, 11). Roma, LAS 2000, pp. 307-314; Francesco Casella, Il Mezzogiorno d’Italia e le istituzioni educative salesiane. Richieste di fondazioni (1879-1922). Fonti per lo studio. (= ISS – Studi, 15). Roma, LAS 2000 (passim); Antonio Miscio, La seconda Valdocco 1. I salesiani di Don Bosco a Genova Sampierdarena. Torino, ELLEDICI 2002, pp. 34-57; Jesús Graciliano González – Grazia Loparco – Francesco Motto – Stanisław Zimniak (a cura di), L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti. ( = ACSSA – Roma. Studi – 1-2). Roma, LAS  2007 (passim); Leonardo Tullini, Don Bosco in Trincea. Testimonianze tratte dalle lettere dei salesiani soldati nella prima guerra mondiale a don Paolo Albera. Torino, LDC 2008; Thelían Argeo Corona Cortés, La visita de don Albera a las casas de América, 1900-1903. Una estrategia de animación y gobierno en el rectorado de don Rua, in Grazia Loparco – Stanisław Zimniak (a cura di), Don Michele Rua primo successore di don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910). (= ACSSA – Studi, 4). Roma, LAS 2010, pp. 219-243; Francisco Rodríguez De Coro, La luz buscada. Las memorias del oratorio contadas por Pablo Albera. Historia narrada de la Congregación Salesiana desde 1910 a 1921. Madrid, Editorial CCS 2011; Joseph Boenzi, Reconstructing Don Albera’s Reading List, in RSS 63 (2014) 203-272; XI Capitolo Generale della Pia Società Salesiana presieduta da don Paolo Albera (1910). Introduzione e note, edizione critica dei verbali del capitolo, trascrizione di alcuni dei documenti più importanti prodotti dal Capitolo a cura di Jesús-Graciliano González Miguel, Madrid, Editorial CCS 2020.

P.S. Questo testo sarà pubblicato nel primo numero dell’anno 2021 della rivista “Ricerche Storiche Salesiane” dell’Istituto Storico Salesiano.

Stanislaw Zimniak
(Istituto Storico Salesiano)

Sigle adoperate nella bibliografia:

ACSSA           = Associazione Cultori di Storia Salesiana, Roma

CCS                = Centro Catequístico y la Editorial, Madrid

ISS                  = Istituto Storico Salesiano, Roma

LAS                = Libreria Ateneo Salesiano. Editrice dell’Università Pontificia Salesiana, Roma

LDC                = Libreria Dottrina Cristiana (Elle Di Ci), Torino-Leumann

RSS                            = “Ricerche Storiche Salesiane”. Rivista semestrale di storia religiosa e civile, a cura dell’Istituto Storico Salesiano, Roma

SEI                  = Società Editrice Internazionale, Torino.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

[Top]

Ricerche Storiche Salesiane

ANNO XL – N. 2 (77) – LUGLIO-DICEMBRE 2021Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

[Top]

Incontro dei nuovi Ispettori con la direzione dell’ISS e dell’ACSSA

Università Pontificia Salesiana – Roma, 17 dicembre 2021Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

[Top]

Concluso con successo il Convegno Internazionale su Don Paolo Albera

La diretta streaming ha potuto godere della traduzione in inglese di tutti gli interventi. Tutti i lavori, già visibili su YouTube (prima giornata – seconda giornata), saranno disponibili quanto prima anche negli Atti del Convegno.

 

(ANS – Roma) – Si è conclusa con soddisfazione generale la due giorni – 30-31 ottobre 2021 – del Convegno Internazionale dedicato al Rettor Maggiore Don Paolo Albera, nel primo centenario della sua morte (29 ottobre 1921). Organizzato dall’Istituto Storico Salesiano (ISS) presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) il convegno è stato promosso dal Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime.

Le relazioni del primo giorno hanno analizzato le linee operative ed i risultati dell’azione di governo di Don Albera come Rettor Maggiore, con uno sguardo pure sul periodo storico da lui vissuto e sull’andamento delle case salesiane d’America da lui visitate ad inizio secolo.

Il secondo giorno è stato dedicato alla presentazione degli orientamenti spirituali da lui dati, tanto ai Salesiani quanto alle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), alla ricezione del Codice di Diritto Canonico nelle Costituzioni Salesiane e all’immagine di Don Albera nel Bollettino Salesiano.

In conclusione, si è dato spazio all’indicazione delle fonti di e su Don Albera conservate nell’Archivio Salesiano Centrale (ASC), dopo un interessante raffronto fra alcune fotografie di Don Bosco e di Don Albera.

I lavori, moderati dai proff. Angelo Giuseppe Dibisceglia e Maria Lupi, sono stati aperti dai saluti del Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, e chiusi da quelli del Rettor Magnifico dell’UPS, prof. don Andrea Bozzolo.

Nel corso dell’evento hanno preso la parola studiosi dell’ISS (don Thomas Anchukandam, don Stanislaw Zimniak, don Francesco Motto), della Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” delle FMA (suor Grazia Loparco, suor Eliane Petri), dell’UPS (don Aldo Giraudo, sig. Paolo Vaschetto, SDB), oltre al direttore dell’Archivio Salesiano Centrale, don Petr Zelinka e al responsabile dell’Archivio Centrale Giuseppino di Roma, prof. Giovenale Dotta, CSI. Dall’estero hanno tenuto la loro relazione i proff. sig. Ariel Fresia, SDB (Buenos Aires, Argentina), don Joe Boenzi (Berkeley, USA) e don J. Pudumai Doss (Ottawa, Canada), come pure da Gerusalemme ha inviato il suo saluto, don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione dei salesiani.

Apprezzatissima l’articolata e attenta conclusione dei lavori tenuta dal noto storico e professore emerito dell’Università “Roma Tre”, prof. Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant’Egidio.

4. Dotta 1. lupi 7. Petri 2. anchukandam relatore 3. bozzolo 9. riccardi 11. Zelinka 10. Vaschetto 5. coelho                8. martoglio                6. fresia        16. motto 18. Oni 17. thomas 13. casella 14. giraudo 15. loparco 12. zimniak                               21. tris motto 20. quartetto iss 22. gruppetto 19. giraudo lupi

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

[Top]