Italia – Alla riscoperta di un salesiano aperto al confronto con la modernità: presentazione del libro di don Verhulst su don Scaloni

(ANS – Roma) – Mercoledì 8 novembre 2023, presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS), si è svolta la presentazione del libro “Francesco Scaloni (1861-1926): Son rôle fondateur en plusieurs pays et sa pensée pédagogique et sociale” di don Marcel Verhulst, SDB. Il volume, parte della serie ISS – Studi, 33, pubblicato dalla Libreria Ateneo Salesiano nel 2023, è il risultato di approfondite ricerche condotte dall’autore negli archivi salesiani di Europa e Africa, così come in quelli ecclesiastici e civili.

L’autore, don Verhulst, ha scelto di dedicarsi allo studio di don Francesco Scaloni, riconosciuto salesiano aperto al confronto con la modernità, e di presentare il frutto delle sue fatiche in un evento organizzato dall’Istituto Storico Salesiano (ISS) in collaborazione con la Facoltà di Scienze dell’Educazione e il Centro Studi Don Bosco dell’UPS.

La presentazione è stata avviata dal Decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione, don Antonio Dellagiulia, che ha sottolineato l’importanza di Scaloni nel confrontarsi con il progresso nelle scienze umanistiche, in particolare psicologia e sociologia applicate all’educazione e alla formazione dei giovani. Don Scaloni si distinse per il coraggio di affrontare temi all’epoca trascurati nell’ambiente salesiano, come quelli legati all’affettività, sessualità e passioni giovanili, cruciali per la maturazione integrale.

Il primo relatore, don William John Dickson, esperto di storia salesiana in Gran Bretagna e Sud Africa, ha evidenziato l’originalità di Scaloni nel suo adattamento a culture contrastanti (lavorò in ambienti italiani, francesi, belgi, inglesi, irlandesi, sudafricani e congolesi), e questo rimane come un suo tratto distintivo rispetto a tanti suoi contemporanei. Il suo adattamento alle culture locali contrastava nettamente, infatti, con la tendenza prevalente della Congregazione Salesiana, che all’epoca cercava di replicare la cultura e la pratica religiosa del Piemonte della fine del XIX secolo.

Don Didier Tapsoba, docente alla Facoltà di Scienze dell’Educazione, ha approfondito l’apertura sociale di Scaloni, situandola nell’ambito più ampio dell’azione salesiana. In un contesto di diffusione del comunismo e socialismo anticristiano nelle realtà operaie frequentate dai salesiani e dai loro giovani, Scaloni affrontò con diligenza il tema dell’economia sociale, contribuendo anche all’applicazione dell’enciclica Rerum Novarum tra i salesiani e i loro allievi.

Il Direttore dell’ISS, don Thomas Anchukandam, ha trattato l’arte del governo di Scaloni. Egli ha messo in luce come la sua vicinanza diretta Don Bosco e ai suoi primi Successori (Don Rua, Don Albera e Don Rinaldi), unita alla promozione della formazione personale e della corresponsabilità, caratterizzarono il suo stile di governo, improntato ad “una dolce fermezza e una ferma dolcezza”. Inoltre, ne ha evidenziato anche la cura delle vocazioni e le attività per la promozione della buona stampa.

Don Ferdinand Kalengayi Kalengayi Wa, docente della Facoltà di Scienze dell’Educazione, ha evidenziato l’importanza di Scaloni nell’educazione e formazione dei giovani alla luce dei progressi scientifici, diffondendo le nuove conoscenze nel campo psicologico. Scaloni si confrontò anche con le teorie di Freud e affrontò il tema della sessualità, all’epoca considerato “tabù” tra gli educatori salesiani.

Da parte sua il Vicerettore dell’UPS, don Michal Vojtaš, ha sintetizzato la figura di Scaloni, sottolineandone l’attenzione, il rispetto e l’apertura culturale dei Paesi in cui venivano aperte nuove opere. Scaloni – ha spiegato – non cercava di replicare rigidamente lo stile di Valdocco, ma mostrava uno spirito moderno, pur rimanendo saldo nell’adesione incondizionata ai valori evangelici.

A coronamento di questo evento c’è stato il brevissimo intervento di don Verhulst, l’autore dello studio, che ha ringraziato gli organizzatori e sottolineato come la vita di don Scaloni vide anche varie delusioni e contrarietà, ma che egli seppe affrontarle in positivo.

Da ultimo è intervenuto don Stanisław Zimniak, membro dell’ISS, che ha concluso il pomeriggio di studi affermando come l’evento volesse essere un tributo dell’ISS a don Verhulst, che con le sue ricerche ha contribuito in modo eccellente alla conoscenza della storia salesiana, e che per questo è giusto definire “uno dei maggiori storici della Congregazione”.