Don Salvatore Spitale sdb: 1943-2024 Membro dell’ACSSA

Don Salvatore, giovedì 11 gennaio 2024, ha concluso il suo «lungo viaggio» in cui ha custodito gli insegnamenti della Parola che salva ed è rimasto, sino alla fine, sincero cercatore di Dio, pronto a fare la volontà del Padre sino all’ultimo respiro.

La comunità salesiana di Catania Barriera, ha accompagnato Don Salvatore negli ultimi anni della sua vita e lo consegna al cuore misericordioso di Dio confidando nella Parola del Signore che chiama a sé il servo buono e fedele a partecipare della gioia del suo Signore e della pienezza del suo regno (cfr. Mt 25,14- 30).

Don Salvatore Spitale nasce a San Cono (CT) il 14 giugno 1943. Dai genitori ricevette i primi insegnamenti di una fede convinta e di una educazione improntata ai valori duraturi della vita. Il papà, Giuseppe Spitale, uomo semplice e laborioso, tutto dedito alla famiglia e appassionato coltivatore della terra, gli insegnerà ad essere sempre forte e dedito al lavoro. La mamma Natalina Delfino, donna saggia e generosa gli inculca la bellezza del dono di sé stessi. Insegnamenti che Don Salvatore custodirà per tutta la vita.

L’incontro con don Di Guardi Santi e Don Politi Salvatore, fa nascere in lui il desiderio di essere salesiano. A Don Di Guardi scriverà «se lei crede che qualcosa di buono possa venir fuori da me con l’aiuto del Signore, le chiedo di ammettermi al Noviziato».

Dopo gli studi ginnasiali, il giovane Salvatore nel 1960, comincia a San Gregorio di Catania il Noviziato con un desiderio grande di «donarsi al Signore per tutta la vita». Il giovane Salvatore, il 15 novembre del 1961, emise la sua prima professione con i voti di Obbedienza, Castità e Povertà, donandosi totalmente a Dio e ai giovani nella Congregazione Salesiana. Nella domanda scritta di suo pugno, così si espresse: «Rev.mo Sig. Direttore, domando ardentemente, ma umilmente perché indegno, di potermi consacrare per tutto il resto della mia vita con i santi Voti».

Frequentò gli studi classici a San Gregorio di Catania (1961-1965). Fece il tirocinio pratico di vita e di pedagogia salesiana a Marsala, San Cataldo e Trapani (1965-1968) Nel 1967 pronunciò la professione perpetua. Nella Città di Messina compì gli studi teologici dal 1968 al 1972. Essi si conclusero con l’Ordinazione sacerdotale il 25 marzo 1972.

Completati gli studi, svolse il suo servizio educativo in gran parte nella scuola, nei centri professionali e nei collegi, come insegnante di materie letterarie

e religione: a Catania Barriera, San Cataldo, Catania San Filippo Neri, Messina Savio, Catania Cibali. Offrì il suo servizio in Oratorio-Parrocchia nelle case di Riesi e Catania Nesima. Dal 2002 al 2009 svolse il delicato compito di Segretario ispettoriale. Nel 2009 giungerà in questa casa di Catania Barriera da dove il Signore risorto lo ha chiamato alla vita senza fine. Lo slogan Tu vedi più lontano di me che oggi la Congregazione in Italia ci ha consegnato, può essere considerato il modo di vivere di Don Salvatore nei lunghi anni della sua vita.

Don Salvatore Spitale: educatore e evangelizzatore nella scuola

I migliori anni della sua vita D. Salvatore li ha trascorsi a servizio dei ragazzi nella scuola. Essa, per il caro confratello, fu una palestra di vita e un’esperienza di vera evangelizzazione. In essa D. Salvatore affinò la sua sensibilità spirituale, e da essa derivò una vera crescita del suo uomo interiore sostenuto dallo Spirito. Per essa profuse il meglio della sua persona e del suo essere salesiano sacerdote.

Don Salvatore Spitale: puntuale e appassionato studioso della storia salesiana della nostra ispettoria

Studiare gli eventi della nostra Ispettoria, tenere viva la memoria dei confratelli defunti, aggiornare costantemente i dati della nostra ispettoria, tenere in ordine e aggiornata la biblioteca della comunità, non era soltanto un modo di curare la propria passione per la storia salesiana, ma un modo di testimoniare il suo amore a Don Bosco e alla propria vocazione. Per questa sua passione per la storia salesiana fece parte dell’ACSSA, partecipando a tanti suoi convegni finché la salute glielo ha consentito.

Lo affidiamo alla Misericordia del Signore e all’abbraccio materno di Maria nostra Madre.

Redatto da don Paolo Terrana sdb